giovedì, dicembre 14, 2006

Ci prendono in giro tutti

Oggi pensavo a come le fonti di informazioni possano manipolare la gente. Alla fine ci fanno credere quello che vogliono loro, anche perchè molte volte le informazioni vengono apprese passivamente, mentre si mangia o si fa altro, e quindi non si ha tempo/voglia di confutarle.

Un caso eclatante? Il caso Telecom. Ieri sera al tg5 c'era un bel servizio di quasi 2 mins su perchè una scuola avesse cambiato i canti di Natale. Mentre invece hanno detto due parole di numero sul caso Telecom e per di più senza servizio. Ora, anche se quella scuola avesse reinterpretato in chiave metal le canzone di Natale non avrebbe meriatato altro che un picoolo spazio di pochi minuti infondo al TG, invece, miracolo dell'informazione, è diventata una notizia da telegiornale nazionale. Che poi a dirla tutta anche lo scandalo Telecom è nazionale e tocca di più tutti dato che orami quasi tutti hanno almeno due telefoni.

In molti casi però le notizie che interessano davvero sono sempre semi nascoste in un tg ( per fare un esempio Studio Aperto) e quindi sta all'ascoltatore interessarsi alle cose, cose che in molti casi nessuno fa.

1 Commenti:

Alle 3:50 PM , Blogger Francesco ha detto...

La gente sceglie la fonte da cui vuole informarsi in base a quello che vuole sentire. I borghesotti che cercano tranquillità nei sermoni della upper class produttrice si leggono i fondi del Corriere della Sera, con i vari politologi della Cattolica ed economisti bocconiani. Se si è un po' viscidi, radical chic (i borghesotti di sinistra) ci si butta a capofitto tra le righe firmate di Repubblica, ovvero il vangelo secondo De Benedetti, interpretato da Scalfari, Mauro, Galimberti e Zucconi. Per i nostalgici del Regno di Sardegna (dinastia degli Agnelli) c'è la Stampa, per gli incazzosi conservator-libertari c'è il giornale di Feltri, per gli aficionados del Berlusca c'è il Giornale diretto dallo scendiletto Belpietro, per i romani becero-populisti c'è il Tempo, per quelli tutti d'un pezzo con le loro dottrine ci sono l'Avvenire, il Secolo d'Italia, l'Unità. Per i nostalgici della revolución e della lotta di classe c'è il Manifesto... etc etc. Lo stesso dicasi per le TV. Bisogna diffidare anche da questa generalizzazione, l'importante è non lasciarsi influenzare dai vari vangeli, soprattutto da quello in cui, per un motivo o per l'altro, ci identifichiamo maggiormente. Il rischio è l'assuefazione culturale-intellettuale. In questo rientra anche la Gazzetta dello Sport. :) Scusa lo sproloquio, oggi ho mangiato funghi allucinogeni. :))

 

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